miércoles, 12 de octubre de 2016

SPAIN FOR DUMMIES: SPECIALE FESTA DELLA "HISPANIDAD" 🇪🇸


"Spagna, quella  nazione  dove c'è il toreo, la festa senza fine, belle donne e l'alcol econonico". Secondo tantissimi turisti che ci visitano ogni anno, questa è l'immagine "ideale" di questo paese.
Ma al contrario di ciò che esprime questa banale idea la Spagna è un paese molto più complesso e difficile da capire, una terra ripiena d'incongruenze, ipocresie e invidie e gelosie.

Solo questo può spiegare come andiamo avanti con una clase politica così mediocre , come continuiamo ad apoggiare a politici corrotti , come menti brillanti hanno dovuto andare all'estero per che  qui non hanno opportunità di avere un futuro... Un paese che va diritto a una strada verso il nulla.


I politici hanno dimenticato l'interesse comune e solamente vogliono ciò che è meglio per il suo partito. Nella imagine, il primo ministro Rajoy (Partito Popolare) e l'ex capo del principale partito della oposizione, Pedro Sánchez (Partito Socialista)

Tutto questo ha provocato che ci sia gente alla quale "fa schifo" essere ed sentirsi spagnoli e alla quale la propria parola "Spagna" li fa avere orticaria. E tutto questo "odio per la patria" per cosa? Non è facile da spiegare, ma cercherò di fare un piccolo e veloce repaso per i motivi che conformano questa nostra Spagna contemporanea che si fa più difficile da capire (anche per noi spagnoli)

  • Le ferite ancora non guarite della Guerra Civile e la dettatura franquista: Se c'e una cosa che i spagnoli facciamo benissimo è odiare al nostro vicino. L'invidia è una grande malattia nazionale, e tutto questo si ha osservato nel periodo più scuro della nostra storia recente, la Guerra Civile. Un conflitto armato tra fratelli e sorelle che ha finito con l'instaurazione d'una dettatura fascista di 40 anni. Ma sopratutto che ancora i resti di combattenti di ogni bando ancora rimangono persi nelle fosse comune (tanti ancora non scoperte) in tutto il territorio nazionale, facendo impossibile il suo rispettoso interramento da parte dei suoi discendenti. Tutto questo, unito a che il nostro dettatore è morto tranquilamente nel suo letto fa che una parte importante della popolazione spagnola percepiva la guerra spagnola come un sucesso del pasato ma con ferite che non hanno ancora ferito bene. È un popolo che ancora ha dei debiti con il suo passato non può dirigirse con coraggio verso il suo futuro.

"Il miliciano" di Robert Kappa fu la fotografía più simbolica della guerra civile spagnola. Un conflitto spaventoso che ha butato via una grande parte della cultura. Il caso più conosciuto è del famoso poeta Federico Garcia Lorca, uno dei più grandi poeti della lingua spagnola, che ancora rimane perso in uno dei cementeri comuni dei assassinati durante la guerra.

  • Una società che adora i mediocri e disprezza i acculturati: Quando domandano ai bambini spagnoli cosa vogliono essere quando siano adulti, la risposta "tronista" sta diventando più popolare (L'unica cosa che ha fatto male l'Italia per il mondo, creare la maledetta Telecinque...e che noi spagnoli siamo stati così stupidi per importare il formato) Che ci sia tantissima brava gente che deva guadagnarsi la vita in labori precari o incluso emigrare mentre questi "Famosi per essere famosi" hanno altissimi ingressi ... dice molto della cultura d'un paese. E no cose positive.

Programi come Uomini E Donne (Si, anche noi abbiamo questo programma) , Grande Fratello, etc... insegnano ai giovani ciò che veramente importa nella vita: Essere attrativ@ ed scoparti a tutto ciò che si muove per avere fama e fortuna! Allenare l'intelligenza? Cosa è quello?

  • L'Inquisizione 3.0 e la radicalizzazione: Tristemente tra i spagnoli impera l'idea di:" Io ho ragione. E se non la ho, neanche tu". È difficile dire qualche cosa in Spagna senza che nessuno si senta offeso. E nei social media questa tendenza è ancora più forte, essendo propri e veri "linciaggi virtuali". La cosa veramente preoccupante e la radicalizzazione generale della gente, facendo più difficile mettersi nella pelle dei altri ed avere empatia. È questo succede in tutti i ambiti della società spagnola (Dal sportivo, con la rivalitá tra Real Madrid e Barcellona e l'imbarazzante spettacolo dei derbi nell' anno 2014) al politico (1 anno senza governo per i problemi dei partiti per trovare accordi)

La radicalizzazione della gente diventa molto preoccupante, siccome fa impossibile trovare accordi ed abitualmente genera discussione violente ed anche risse (Nella immagine, dettratori e sostenitori dei tori)




  • Un modelo di Stato che ha bisogno d'aggiornamento: La Spagna è uno stato diviso in "comunità autonomiche" (che é un modelo di stato a mezza strada tra uno stato unitario come la Francia e il federalismo della Germania o degli Stati Uniti) che si fondamenta nella solidarità delle regione più ricche (Come Catalogna o il Paese Vasco) con quelle più debole. Questo è facile farlo in tempi di prosperità economica, ma dal inizio della crisi diventa più duro, ed ogni regione vuole un pezzo più grande della "torta" del finanziamento statale. Noi non abbiamo come voi il risentimento tra i "terroni e polentoni" ma è vero che a volte la gente del nord considera ai andalussi e i murciani come gente pigra che solo sa dormire la siesta e suonare la chitarra. Inoltre c'è il tema della gestione delle tasse pagate per le communità autonomiche al fisco centrale: Il Paese Basco e Navarra hanno uno statuto privilegiato in ciò che riferisce al pagamento delle tasse (Qualcosa similare alla regione di Bolzano e il Südtirol . Per questo non è vero che le regione spagnole siano uguale, e questo è un motivo di disputa fra le regione.

  • La diversità linguistica come motivo di separazione e non come richezza: Siete capasci di concepire che i siciliani o i napoletani volessereo independizarse dall'Italia perche hanno una "lingua diversa"? Qui lo facciamo ogni giorno! I nazionalisti baschi, catalani, galiziani sostengono che il suo possesso d'una lingua diverse li fa avere una cultura diversa e propria. Ed è vero che nelle regioni più conservatrici della Spagna si sente a volte "Maledetti catalani, parlate in spagnolo, che non si capisce un cazzo!" quando sono due lingue così simili (Signori e signore, che non è russo! Tutto il mondo con un pochino di logica capisce perfettamente il 80 % della lingua catalana) ma è vero che a volte i nazionalisti utilizzano questea questione come arma per disgregare comunità spagnolo-parlanti, e chè gente nel resto della Spagna che, come ho già spiegato, vedono le altre lingue come una minaccia culturale. Triste, ma è così. In relazione a questo tema, magari uno dei grandi problemi della Spagna è che ogni regione ha le competenze in ciò che rispetta alla educazione. Il risultato sarebbe, portato al caso stremo in Italia, i accoliti di Matteo Salvini controllando l'educazione in Lombardia  da 40 anni trasmettendo ai giovani milanesi l'idea de "L'Italia ci roba i soldi" "I meridionali sono colonizzatori che vogliono invaderci"
Il F.C Barcellona si è convertito nel símbolo del desidero d'una parte dei catalani che vogliono ottenere l'indipendenza. Il problema a Catalogna è diventato molto importante ed una vera sfida allo stato Spagnolo. Ma è ancora più allarmante che i propri catalani a volte si affrontano tra di loro, accusandosi tra di loro di essere "buoni catalani o tradittori alla patria" in relazione del suo sostegno (o no) dell'indipendenza.




  • La distorsione della nostra storia: Tra quelli che odiano il 12 Ottobre c'è l'argomento che "festeggiamo la conquista violenta e la schiavitù delle popolazioni indigeni del continente americano."  La storia di Spagna, come quella di ogni paese, è piena di episodi brillanti e altri vergognosi. L'inquisizione e l'oscurantismo religioso è uno di quelli più vergognosi della nostra storia, è vero, ma questa propria vergogna è la riprovazione continua dei poteri stranieri (Sopratutto i inglesi) hanno fomentato la creazione d'una "legenda nera" che ha volte ci fa essere visti nei libri di storia come un "popolo retrogado, violento e bigotto" . Questa tendenza è ancora forte nella popolazione in generale, e tristemente sembra che ancora è molto irremovibile nella ideologia popolare. Questo fa che amare la Spagna e mostrarlo apertamente (portando la maglia della nazionale, mettendo la bandiera nella facciata) sia qualcosa reprensibile, indossandoti automaticamente l'etichetta di "Fascista" o "patriota di merda" -meno quando vince la nazionale di calcio una eurocoppa o il mondiale, in quei  momento possiamo fare un'eccezione)  Quindi nella colonizzazione europea di America, solo gli spagnoli abbiamo uccisso dei nativi, solo noi abbiamo messo il giogo di forma crudele contro i poveri indigeni  (Gli massacri provocati per i coloni britanici in America del Nord o il commercio di schiavi dei portoguesi non si menzionano mai)

Una volta parlavo a Perugia con un'amica colombiana su questo tema della scoperta e colonizzazione di America. Lei, fiera del suo legame indígena, mi disse: ´"È vero che la conquista spagnola non è stata esonerata dalla violenza e di maltratto ai nativi (La guerra e la conquista è stato sempre il motore della storia) ma anche ha portato cose buone come lo stabilmento d'una cultura unificata e la construzione di rete di transporto che hanno servito per conformare l'attuale rete di communicazioni latinoamericana" E altra cosa, molto semplice da capire: Ne gli spagnoli addesso siamo quelli conquistatori nè i diversi popoli della america del sud sono figli di quelli popoli indigeni, la nostra sozietá ha evoluzionato ed è una mescola di diversi popoli, razzi e culture. Davvero bisognamo di lamentarci per un conflitto accaduto 524 anni fa?




Il mio diagnostico: Tanto per migliorare, ma anche tanto per quale essere fieri

Dopo tutto questo che vi ho scritto, potresti pensare che questo benedetto (o maledetto) paese non ha nessun rimedio. E non è vero. La Spagna è una nazione dalla quale è possibile sentirsi orgoglioso. La nostra sanità è considerata una delle migliori del mondo, siamo leader mondiali nel trapianto di organi, abbiamo gente brillante che destaca nell'ambito dello sport, l'investigazione, la cultura... In definitiva, c'e tanto che ancora possiamo fare meglio, ma da sicuro che non lo faremmo lamentandoci e sottovalutando i nostri successi come popolo. Solo lavorando insieme, tutti noi, indipendentemente delle nostre credenze ed ideologie potremmo affrontare le sfide che verranno.Se decidiamo cosa vogliamo essere è dove vogliamo andare, Spagna sarà invencibile. FORZA SPAGNA!

Ciò che mi fa ricoperare la fede nella Spagna è che siamo un popolo che merisce la pena. Spagna è la gente che apprezza nostra cultura, la gente che si alza presto la matina per lavorare dura e onorevolmente, i scientifici che investigano per trovare soluzione ai problemi dal mondo... Siamo tutti quelli che non crediamo nel patriotismo vuoto, ma compromesso, che vogliamo migliorare le cose in questo paese.



"Credo che la Spagna sia veramente la nazione più potente dal mondo. Ha cercato di autodistruggersi da secoli ed ancora non ha potuto. Il giorno in cui i spagnoli smettano di littigare tra di loro, torneranno ad stare nella vanguardia del mondo" (Otto Von Bismarck)



sábado, 24 de septiembre de 2016

CARTAS DESDE PERUSA / CARTE DA PERUGIA (ESP-ITA)

Saludos, querid@s amig@s. Hoy se cumple algo más de un mes desde que mi Erasmus finalizase oficialmente y haber vivido en primera persona la magia que ofrece el grandioso espectáculo del festival internacional de música de Umbría Jazz. Me gustaría compartir de vosotros este artículo a modo de impresiones finales de lo que ha sido este año Erasmus para mí y un poco para comentaros como voy a concebir el blog de ahora en adelante, ya que, como sabéis, le escribí con la intención de iros relatando mis vivencias y de descubriros la cultura italiana. No obstante, no esperéis que este sea un artículo a modo de consejos sobre el Erasmus, ya que cada destino, cada persona vivirá su año Erasmus a su modo, tan sólo quiero compartir algunas experiencias con la esperanza de ayudaros a afrontar la decisión de iros de Erasmus, ya sea a Perusa, Italia, o cualquier otro lugar  //
Salve, cari amici. Oggi è appena passato un mese dal fine ufficiale del mio Erasmus, ed avere vissuto in prima persona la magia che offre il meraviglioso festivale internazionale di musica del Umbria Jazz. Mi piacerebbe condividere con voi quest'articolo con le impressioni finali di ciò che è stato quest'anno Erasmus per me e anche farvi sapere come organizzerò il blog per il futuro, siccome come già sapevate lo avevo scritto con l'intenzione di raccontarvi le mie esperienze ed scoprirvi la cultura italiana. Nonostante, vi prego non aspettate uno articolo di consigli sull'Erasmus, siccome ogni destino e ogni persona vivrà il suo anno Erasmus d'una forma única, solo vorrei condividere con voi qualche sperienze con l'intenzione di aiutarvi ad affrontare la decisione di andare in Erasmus, sia a Perugia, sia in Italia o in qualsiasi posto.


UN AÑO PARA EL RECUERDO EN UNA CIUDAD SIN IGUAL / UN'ANNO PER RICORDARE IN UNA CITTÀ SENZA UGUALE

Siempre he pensado que no importa la ciudad a la que vayas de Erasmus, sino que es la actitud con la que vayas y la gente con la que te encuentres la que lo convierte en una experiencia inolvidable. Ya sea una capital como Lisboa, un pueblecito en Polonia o una ciudad perdida en el norte de Bélgica de la que no habías oído hablar, un año de Erasmus hace que un día, sin darte cuenta, comiences a llamar "hogar" a esa ciudad extranjera que te acoge, a cientos de kilómetros de la que es tu casa verdadera. La que al principio es una urbe desconocida, que sólo habías conocido a través de fotos y horas de búsqueda en Google termina siendo tan familiar como tu lugar de origen. Atrás queda el primer día de viaje, en el que tu y la única compañía de un par de pesadas maletas os encamináis hacia lo desconocido, hacia una maravillosa locura, a saber vivir en el mundo sin la ayuda de los tuyos. En definitiva: a abrir tus alas al mundo.  // Ho sempre pensato che non importa la città dove vai a fare lo Erasmus, ciò che conta è la tua mentalità e la gente che trovi ciò che lo rende un'esperienza indimenticabile. Sia una capitale come Lisbonna, un piccolo paesino in Polonia o una città perduta nel nord del Belgio che non avrei pensato mai che esistesse, un anno Erasmus fa che un giorno, senza renderti conto, inizi a chiamare "hogare" a quella città straniera che ti accoglie, a centinaia di chilometri di quella che è tua casa vera. Quella che all'inizio fu una città sconosciuta, che solo conoscevi attraverso delle fotografie e ore di ricerche su Google finisce essendo per te tanto familiare come il tuo posto d'origine. Il tempo scorre veloce dal primo giorno di viaggio, nel quale tu e l'unica compagnia d'un paio di valigie pessanti andate verso lo sconosciuto, verso una meravigliosa follia, verso sapere vivere nel mondo senza il sostegno dei tuoi. Vale a dire: "Ad aprire le tue ali al mondo"

Pero si puede ser una ciudad hermosa y con historia y que además tiene uno de los ambientes universitarios más multiculturales y abiertos de Europa ¿Qué más se puede pedir? Perusa me conquistó los primeros días por la alegría de vivir que transmite y sobretodo porque es una ciudad con alma, una ciudad en la que enseguida encuentras tu lugar y, como el ave fénix que renace, te inspira para cada día mostrar al mundo una mejor versión de ti mism@. En resumen: ¡Pocas ciudades hay mejores para disfrutar del Erasmus que Perusa! No obstante, igual que yo he amado cada día mi estancia en Perusa, ¿Quién sabe la magnífica historia que escribirás sobre los atardeceres de Bolonia? ¿O el húmedo abrazo de la brisa marina en las costas de Nápoles? No hay un destino Erasmus perfecto, eres tú el que puede hacer perfecto un destino Erasmus.  // Ma se può essere una città bella ed storica, che anche ha uno dei ambienti universitari più multiculturali ed aperti d'Europa, non si può fare una scelta migliore! Perugia mi ha conquistato dai primi giorni per la "gioia di vivere" che trasmette, e sopratutto perche è una città con l'anima, una città nella quale trovi veloce il tuo posto, e come l'uccello fenice che rinasce, ti inspira ogni giorno per mostrare al mondo una migliore versione di te stess@. Spiegato in resume: Poche città sono migliore che Perugia per godere la sperienza erasmus! Ma anche se io sono stato capasce di amare ogni giorno della mia stanza a Perugia, chi sa la magnifica storia che sarai capasce di scrivere sui tramonti di Bolognia? O sull'umido abbracio della brezza marina nelle coste di Napoli? Non c'é una destinazione Erasmus perfetta, ma sei tu qui puó fare perfetta una destinazione Erasmus.



CIUDAD NUEVA. NUEVOS AMIG@S. NUEVAS VIVENCIAS / NUOVA CITTÀ. NUOVE AMICIZIE. NUOVE SPERIENZE






Ya decía Erasmo de Rotterdam, ese sagaz humanista holandés (del que tomó el nombre el programa erasmus debido a su vocación europea)  "No existe posesión de mayor precio que un amigo de veras"... una de las oportunidades más hermosas que da este proyecto es poder convivir con gente de un sinfín de países, que hablan diversos idiomas y tienen distintas formas de ver la vida. Y es precisamente en ese aspecto donde radica esa efervescencia cultural y humana que hace que las fronteras se difuminen y veamos que al final, da igual si uno es italiano o español, estadounidense u holandés, lo que cuenta es que debajo de nuestras diferencias hay una identidad común, que es la de nuestra imperfecta humanidad. Si para algo sirve un Erasmus es para romper tabús sobre nuestra idea preconcebida de lo que es el mundo, que es mucho más complejo que lo que pensamos, pero no tan hostil como nos quieren hacer creer //
Come diceva Erasmo di Rotterdam, quel sagace umanista olandese (Il quale ha dato il suo nome al programma Erasmus dovuto alla sua grande vocazione europeísta) "Non c'e cosa più preziosa che un' amico vero"... una delle opportunità più belle che offre questo progetto è potere convivere con gente di tantissimi nazioni, che parlano diverse lingue e hanno forme differenti di vedere la vita. Ed è giustamente in questo aspetto dove c'è quella effervescenza culturale ed umana che fa che le frontiere spariscano e ci fa essere capasci di vedere che non importa se sei italiano o spagnolo, statunitense u olandese, ciò che conta è che malgrado le nostre differenze existe un'identità comune, che è quella della nostra imperfetta umanità. Se l'Erasmus serve per qualche cosa è senza dubbio per rompere dei tabù ed idee preconcette su ciò che è il mondo attuale, che è molto più complesso che ciò che pensiamo, ma non così ostile come ci vogliono fare pensare.
La riqueza cultural es uno de los aspectos más bellos del erasmus: La honestidad de los alemanes, la alegría de los austriacos, la simpatía de los belgas... Cada persona que he tenido el gusto de conocer ha sido  / La richezza culturale è uno dei aspetti più preziosi del Erasmus

VIAJES, VIAJES Y MÁS VIAJES / VIAGGIARE, VIAGGIARE E VIAGGIARE

Italia tiene tanto que ver... ¿pero a quien le disgusta ir a Múnich en Semana Santa? L'Italia a tantissimo da vedere... ma a chi potrebbe non piacere l'idea di andare a Monaco a Pasqua?


Viajar, viajar y viajar. Quizá es la más realista de las leyendas urbanas que circulan sobre el Erasmus. Obviamente, recomiendo que os toméis un tiempo para conocer la ciudad que os acoge, empaparos de su historia, sus gentes y su manera de ver la vida antes de lanzaros a la aventura. Madrugones, estaciones de tren de madrugada, billetes sacados un par de días antes en la web de Ryanair... cada cual puede contar una historia divertida de sus "odiseas"en el año de Erasmus. Ya sean escapaditas de fin de semana, de un par de días o incluso una mini- gira por Europa, Erasmus es sin duda sinónimo de viajar. Venecia, Padua, Verona, Nápoles, Amalfi, Múnich... Estas son algunas de las bellas ciudades que he tenido la fortuna de conocer. Viajar no tiene por que ser caro, muchas empresas de transporte tienen condiciones especiales para los estudiantes, siempre podéis contar con la mítica compañía low-cost de Ryanair, y empresas de autobuses de largo recorrido, como Flixbus o Megabus ofrecen pasajes a precios ridículos ¡Europa os espera, amig@s! //

Viaggiare, viaggiare e viaggiare. Magari è la più realística delle leggende che esistono con risguardo all' Erasmus. Ovviamente, vi consiglio che vi prendete qualche tempo per conoscere la città che vi ospita , imparare la sua storia, le sue genti e la sua maniere di concepire la vita. Alzarsi alle prime luci dell'alba , restare in stazione ferroviarie nella notte fonda, biglietti acquistati qualche giorni prima nella web di RyanAir... ognuno di noi può raccontare qualche storia divertente dalle sue "odisea" nel anno d'Erasmus. Siano piccole viaggi di fine settimana, d'un paio di giorni o anche un mini-giro attraverso l'Europa, Erasmus e, senza dubbio, sinonimo di viaggiare. Venezia, Padova, Verona, Napoli, Amalgi, Monaco di Baviera... questi sono qualche belle città che ho avuto la fortuna di conoscere. Viaggiare non deve essere costoso, esistono varie imprese di trasporto che hanno condizioni speciali per i studenti, sempre è possibile ricorrere alla mitica compagnia aerea low-cost Ryanair, e ci sono dite di autobus come Flixbus o Megabus che offrono passaggi a prezzi bassi! Europa vi aspetta, amici!


UNA EXPERIENCIA FORMATIVA EN OTRO IDIOMA Y EN OTRO PAÍS: ENRIQUECER TU CURRICULUM / UNA SPERIENZA FORMATIVA IN UN'ALTRA LINGUA È IN ALTRO PAESE: ARRICCHIRE IL VOSTRO CURRICULUM

No nos olvidemos que el Erasmus funciona por y para la cooperación entre universidades europeas. Estudiar fuera implica entender otro sistema educativo, otra forma de entender la enseñanza, aprender en otro idioma... en definitiva, vivir de primera mano la situación de un estudiante nativo del país que te acoge. Es cierto (y por otra parte, lógico) que a los estudiantes Erasmus se les trata con más benevolencia ( al fin y al cabo, no se le va a exigir a un estudiante extranjero lo mismo que a un nativo) pero no os engañéis: ir de Erasmus implica trabajar y esforzarse, nadie os va a regalar nada por vuestra cara cara bonita, pero a poco empeño que pongáis, los resultados llegarán. Mención aparte merece el apartado burocrático, quizá el único "pero" que se le puede poner al Erasmus. ¡Preparados para lidiar con montañas de papeles, solicitudes y requerimientos antes, durante e incluso después de vuestra experiencia! //

Non dimentichiamo che l'Erasmus funziona grazie e per la cooperazione tra le università europee. Studiare all'estero implica capire un altro sistema educativo, un'altra forma di concepire l'instruzione... stiamo a dire vivere in prima persona la situazione d'uno studente nativo nel paese che ti accoglie. È vero (ma anche logico) che per gli studenti eramus siano le cose un pochino più facile, ( si puo capire che non ti possono esigere lo stesso a uno studente straniero che a un nativo) ma non credete che sarà facile: Andare in Erasmus implica lavorare ed sforzarsi, nessuno vi darà il voto per la vostra bella faccia, ma con un pochino d'interesse i risultati arriveranno. Tutta un' altra cosa è la burocracia, magari l'unico aspetto schifoso di questo programma. Preparatevi per affrontare tantissimi carte, istanze ed richieste, prima, durante e anche dopo dalla vostra sperienza!

EN DEFINITIVA, UNA EXPERIENCIA CASI OBLIGATORIA PARA CUALQUIER ESTUDIANTE UNIVERSITARI@

Los simpáticos amig@s de la ESN de Perugia, con los Erasmus de nueva hornada 2016-2017 / I simpatici amici della ESN Perugia, con i studenti erasmus del "raccolto" 2016-2017



Que no os asunte la burocracia ni la ansiedad de los últimos días antes de coger vuestro avión a vuestro lugar de destino. Erasmus es evolucionar, transformarse a mejor como la bella mariposa nacida al romperse la crisálida, Erasmus es un año en el que podéis probar un bocado de la riqueza cultural y humana de Europa. Erasmus es conocer gente que os marcará de por vida, un año que se os hará corto pero intensísimo. Ahora que ya ha pasado un año de que llegase a aquella bella ciudad italiana de Perusa, los nervios de los primeros días, la alocada semana de bienvenida de la universidad y las múltiples locuras que se cometen al degustar el sabor de la libertad... no puedo hacer más que invitaros, o mejor dicho, casi ordenaros que os liéis la manta a la cabeza y os lancéis al descubrimiento de vosotr@s mismos. No se puede garantizar un Erasmus perfecto, pero sí que el año que paséis fuera será perfecto para vosotr@s ¡Feliz Erasmus!

// Spero che non sii spaventati della burocrazia ne l'ansia dei ultimi giorni prima di prendere il aereo fino alla vostra destinazione. Erasmus significa evoluzionare, transformarsi in meglio come la bella farfalla che nasce quando rompe la crisalide, è l'anno nel quale potrete assaggiare un pezzetto della richezza umana e culturale di Europa. Erasmus è conoscere gente che avrà un forte impatto nella vostra vita, un' anno che se vi farà corto, ma intensissimo. Addesso che è passato un'anno da quando sono arrivato a quella bella città italiana, Perugia, e i primi giorni, la pazzesca "welcome week" della università e tutte quelle locure che si fanno quando si degusta il sapore della libertà ... non posso fare altrettanto che invitarvi, o meglio detto, quasi ordinarvi di lasciarvi alla scoperta di voi stessi. Non si può assicurare uno erasmus perfetto, ma vi assicuro che l'anno che vivrete fuori sarà perfetto per voi! FELICE ERASMUS!


martes, 6 de septiembre de 2016

HISTORIAS Y LEYENDAS DE ITALIA I.

¡Saludos, amig@s del blog! ¡Estamos de enhorabuena, el blog davidecastigliani cumple 1 año, y ya son más de 1400 veces que habéis entrado en este blog, desde países tan dispares como Estados Unidos, Rusia, China, pasando por, como no, Italia y España! ¡Jamás pensé que este blog fuese a tener la gran acogida que está teniendo! ¡Muchísimas gracias a tod@s vosotr@s, sois los que me inspiráis a seguir escribiendo y compartiendo con vosotros la rica cultura italiana, incluso una vez ya acabado el Erasmus!

Con motivo de la llegada de Septiembre, y en vistas a un gran artículo que estoy acabando tanto en italiano como en castellano acerca de la vivencia del Erasmus, os presento una nueva serie de artículos en los que mostraré algunas viejas historias y leyendas del país transalpino, que a pesar de ser en su mayoría desconocidas son de gran interés y son de utilidad para profundizar sobre la Italia más genuina, sus regiones y su colorida historia. ¡Vamos allá! Forza e coraggio!

El origen del Gallo Negro del valle del Chianti



Como much@s sabréis, Italia es un referente internacional en lo que respecta al vino. Es uno de los países que más litros de esa bebida produce (El tercero por volumen, después de Francia y España) y su climatología benigna permite que desde los altos campos a las faldas de los Alpes en el norte hasta las fértiles tierras vecinas a Nápoles al sur, casi todas las regiones de Italia cuenten con regiones vinícolas de gran tradición y enorme prestigio internacional: Vinos como el Nero d'Avoia siciliano, los Prosecco y los Lambrusco son nombres muy reconocidos para el gran público, y se sirven en las mesas de los restaurantes más prestigiosos en casi todos los rincones del mundo.

He aquí un mapa en Inglés de la división de las regiones vinícolas en Italia, así como sus sitios de denominación de origen más representativos






Pues bien, sin duda uno de los vinos italianos más prestigiosos y reconocidos son sin duda aquellos del valle del Chianti, una pequeña región paradisiaca en el norte de la Toscana, bañada por el río Arno y de bucólicas colinas ondeadas, que se han convertido en la imagen más recurrente de esta bellísima región.

El precioso ocaso toscano desde los viñedos de Panzano, en pleno valle de Chianti








Pues bien, el símbolo inequívoco de esta región vinícola es un brioso gallo negro, símbolo que, a semejanza del "Toro de Osborne" en las autopistas españolas, aparece en los pueblos de tradición vinícola de esta zona. Pero, ¿de dónde viene este símbolo? Para que os pongáis en situación, la historia de Italia siempre ha sido muy convulsa, su reunificación no fue hasta bien entrado el siglo XIX y hasta entonces, desde un periodo que comprendía la edad media y el renacimiento se había dividido en pequeños estados y repúblicas unidas por el comercio pero casi siempre en guerra.

Las dos potencias principales de la región de la Toscana eran Florencia y Siena, dos urbes rivales que siempre se enzarzaban en guerras y competiciones por ganar poder y extender sus zonas de influencia en la región.

Grabado medieval que representa la batalla de Montaperti, del siglo XII, entre los ejércitos de Florencia y Siena



Pues bien, enseguida las dos potencias urbanas pusieron los ojos en el dominio de la fértil región de Chianti, situada a medio camino entre las dos ciudades. Ambas emprendieron varias campañas militares para anexionarse la región, todos de ellos infructuosos. Visto que tras varios combates las dos potencias rivales seguían en tablas, las autoridades de Florencia y Siena se reunieron en un lugar neutral y acordaron para resolver la contienda de la soberanía de Chianti una solución muy peculiar:

"Cada una de nuestras ciudades elegirá un caballero. Dentro de una semana, al alba, ambos caballeros emprenderán una carrera saliendo desde sus respectivas ciudades y su punto de encuentro delimitará el territorio bajo el protectorado de Florencia o Siena"

De la pericia y habilidad al galope de los caballeros dependía el devenir de la región de Chianti. ¿Bajo que estandarte quedaría el valle, la flor de lys escarlata de Florencia, o el León de Siena?


No obstante, para que no hubiese trampas entre los contendientes, se acordó que los caballeros sólo podrían emprender su salida cuando cantase un gallo, previamente designado por las delegaciones de las ciudades. Siena eligió un hermoso ejemplar de plumaje pardo, mientras que Florencia encomendó su suerte a un irritable gallo negro.

Los cuidadores del gallo sienés trataban al gallo como un marajá se tratase, le acomodaban en un gran pajar y le alimentaban con los mejores trigos. Por su parte, el gallo florentino apenas probaba bocado. La madrugada antes de la contienda, dejaron sin cenar al gallo negro, y el pobre animal, casi muerto de inanición, casi no podía conciliar el sueño. Por ello, irritado, empezó a cantar apenas se vislumbraban los primeros rayos del sol. El caballero Florentino salió al galope al instante.

¿Y que pasó con el gallo de Siena?

El gallo sienés reposaba tranquilamente la copiosa cena que le habían servido la noche anterior, y empezó a cantar cuando el sol ya lucía resplandeciente sobre la ciudad, ya bien entrada la mañana. El caballero sienés emprendió la carrera, pero ¡Cuan grande fue su sorpresa al encontrarse a las afueras de las murallas de la ciudad al caballero toscano, que había emprendido raudo la carrera y tras horas a caballo había llegado a las puertas de la ciudad rival! Refunfuñando, las autoridades de Siena reconocieron la victoria de Florencia y aceptaron que la rica región del Chianti sería para siempre territorio toscano. El gallo negro había sido el artífice principal de la victoria de Florencia, y en su honor a partir de aquel día se convirtió en símbolo de la región, y los mejores vinos de Chianti llevaban orgullosos su emblema.

Si alguna vez tenéis en vuestras manos una copa de exquisito vino de Chianti, acordaros del famélico gallo negro que supuso la victoria para Florencia y el orgullo de los habitantes de Chianti! Salute!


jueves, 25 de agosto de 2016

CUANDO LA TIERRA TIEMBLA

Uno de los momentos más especiales y más conmovedores de las Jornadas culturales sobre Japón en la universidad para extranjeros de Perugia fue el testimonio de un grupo de profesores italianos a los cuales les pilló el brutal terremoto del año 2011 en Tokio. Su vivencia y videoreportaje era tremendamente sobrecojedor : "se escuchaba un zumbido muy potente, parecido a cuando el metro pasaba bajo nuestros pies, pero infinitamente más fuerte. Fue entonces cuando el suelo empezó a temblar y veíamos los pisos más altos de los rascacielos literalmente temblar como si fuesen flanes. Es entonces ncuando tomas constancia del peligro que corres ante los desprendimientos y derrumbes e intentas ponerte a salvo." Pero en la capital nipoma,  dominada por gigantes de acero y cemento, no hay lugar donde resguardarse. "Es una experiencia en la que eres plenamente consciente de que tu vida corre peligro. Y es una experiencia que no se la deseo a nadie"

El ser humano ha colonizado todas las zonas de la   Tierra,  pero parecemos olvidar que es la Madre Naturaleza la que manda, y de vez en cundo hace acoplo de toda su fuerza destructiva a modo de recordatorio. Ayer, 7 años después del brutal terremoto que devastó  L'Aquila , la tierra volvió a temblar en el centro de Italia, con la misma fuerza destructiva que aquella ocasión... 

Italia, debido a la confluencia de las placas tectónicas euroasiática y africana, que atraviesa la dorsal sur de la península itálica  (cuya actividad generó la cordillera de los Apeninos) es una región de fuerte riesgo sísmico, como demuestran los recientes terremotos de 1999 y el ya mencionado de 2007. Puede que en gran parte de España no sea probable encontrarse con un terremoto, pero ¿Que habría que hacer? He aquí unos cuantos consejos del gobierno estatal de California:
  • Si estáis en el interior de un edificio, buscad refugiaos bajo mesas o superficies resisentes,  huyendo de cristaleras u objetos que puedan caerse y haceros daño ¡Mucha atención sobretodo en la cocina! ¡NO utilicéis el ascensor bajo ningún pretexto!
  • Si os encontráis en el exterior, tened cuidado con los tendidos eléctricos , fachadas de edificios, etc...
  • Si estáis conduciendo, parad inmediatamente y evitad estacionar bajo puentes u otras estructuras (parkings, pasos a nivel, etc...)
Y para l@s amig@s de Italia que queréis ayudar, organizaciones como la Cruz Roja Italiana han preparado varios centros para donación de sangre, y las asociaciones locales de ayuda están haciendo llamamientos a donación de alimentos y demás bienes útiles. Evitad poneos a vosotr@s mism@s en peligro asistiendo a las zonas más afectadas y evitad emplear las carreteras principales puesto que los equipos de salvamento y de emergencia necesitan acceder a esas zonas.
Perdón por este artículo, escrito rápidamente en vistas a las circunstancias, nuestro corazón sigue entristecido por la pena, toda nuestra fuerza a los familiares de las víctimas en estos dificilísimos momentos, y a los valientes profesionales de Protección Civil, el Ejército Italiano y los servicios de emergencia que están trabajando con ahínco en salvar a la máxima gente posible. Y un fuerte abrazo a los habitantes de la antaño maravillosa población de Amatrice. SIAMO CON VOI. 





miércoles, 1 de junio de 2016

CUADERNO DE BITÁCORA : ROMA A LA CARRERA I. (ESP)

¡Saludos a tod@s, mis queridísimos lectores, y un fuerte abrazo muy especial a los seguidores de este blog en Latinoamérica, donde está habiendo una acogida excelente de mi blog! ^-^

En verdad, estaba dudando sobre si hacer este artículo o no, pero luego he pensado: ¡Qué narices, si es mi blog, escribiré acerca de lo que me dé la gana! XD
Como ya sabéis, estudio turismo y una de mis grandes pasiones es viajar, así que, ¿por que no compartir con vosotros los itinerarios que hice yo en las ciudades que he visitado para así ayudaros a preparar mejor vuestro viaje? ¿Una especie de pequeño "cuaderno de bitácora"?

En este artículo os contaré como conseguimos la semana pasada mi buen amigo Henrique Brisola (El muchacho tiene un canal de YouTube muy interesante si os interesa la magia, el ilusionismo y el rap: Henristoteles 28) y yo recorrernos los puntos más icónicos de "La città Eterna" ¡En apenas un par de horas!


ROMA. LA FASCINACIÓN DE LA HISTORIA.

La "Ciudad Eterna", la ciudad de Rómulo y Remo, la "Capital del Mundo"... muchos nombres ha recbido esta ciudad del noroeste de la región del Lazio, que pasó de ser una pequeña aldea a la capital de un Imperio, más tarde centro de la cristiandad y terminó por convertirse en la capital de Italia.

Roma, con sus casi 3 millones de habitantes, es la metrópoli más poblada de Italia, la capital política del país transalpino (aunque los principales organismos económicos de la ciudad estén en Milán), sede de organismos internacionales como la FAO (el instituto para la alimentación y la agricultura de la ONU )  y sin duda, una de las ciudades más fascinates y vivaces del mundo.

Roma SIEMPRE tiene algo que ofrecer al afortundado turista que se pierde por sus calles, y como sensual mujer deja entrever alguno de sus encantos a primera vista, mientras que otros es el visitante el que los debe ir descubriendo por sí mismo, ya sea callejeando por sus vetustas calles, perdiéndose por sus bellas plazas o emulando a la legendaria actriz estadounidense Audrey Hepburn en su periplo por la ciudad en la película "Vacaciones en Roma"

Portada de la película "Vacaciones en Roma" de 1953 de Audrey Hepburn y Gregory Peck. Aunque muchas películas se han desarrollado en la capital italiana, ninguna ha plasmado con tanta fidalidad el encanto y la magia de Roma como esta película. La escena de los dos protagonistas recorriendo el centro en un simpático Vespino es una de las más memorables de la historia del Séptimo arte.

Y una vez hemos hecho una pequeña introducción a lo que es Roma, procedo a explicaros el itinerario que seguimos por Roma, y algunos trucos que os ayudarán al máximo a disfrutar vuestra estancia en Roma. Mi consejo es utilizar el eficiente servicio de metro, es muy sencillo de utilizar puesto que la ciudad sólo tiene 2 líneas principales, la A y la B, convergiendo ambas en la Estación principal de Termini. De todas formas, los principales monumentos del centro histórico están "relativamente" cerca los unos de los otros, y es desde luego recorriendo a pie las calles de Roma como uno se empapa de su espíritu.





CITTÀ DEL VATICANO / BASÍLICA DE SAN PEDRO:


  • ¿Por qué visitarlo? Porque una visita al estado soberano más pequeño del mundo (Sí, tiene su propio ejército, su propio servicio postal, su propia divisa, su banca, etc...) supone visitar una de las plazas más hermosas del mundo, una auténtica obra maestra del Barroco italiano firmada por Bernini, cuya forma en semicírculo abierto simboliza el gran abrazo de la Iglesia Católica a la humanidad. La basílica de San Pedro es una visita absolutamente obligada cuando se va a Roma (además de que es totalmente gratuita la entrada, si bien hay que estar preparados para soportar colas y unos estrictos controles de seguridad).  Una vez dentro vuestros ojos se quedarán perplejos por la majestuosidad y la espectacularidad del templo, la belleza de la Piedad de Miguel Ángel, el soberbio Baldaquino de Bernini...
A mi parecer, la más hermosa escultura hecha por la mano del hombre: la celestial "Piedad" con el cristo yacente, obra de Miguel Ángel en 1499, cuando el artista tenía 25 años.
Con sus coloridos uniformes de época medieval, la famosísima Guardia Suiza es la encargada de velar por la seguridad del Estado Vaticano desde el siglo XVI. Sus integrantes sólo pueden ser varones de nacionalidad suiza bautizados de entre 20 y 30 años, y suelen servir un máximo de 2 años al Papa. Aunque parezcan arcaicos, este pequeño ejército cuenta con el armamento más moderno del mundo, y sus soldados tienen un entrenamiento de élite.

Baldaquino de estilo barroco de Bernini. Se alza imponente sobre el altar principal de la basílica y la cripta donde reposan los restos de San Pedro.





  • Mi consejo: Bien merece la pena ir a Roma tan sólo para ir al Vaticano. La visita a los museos vaticanos también es totalmente recomendable, sin embargo, ir sin el ticket de visita conlleva esperar horas interminables de colas de turistas, y al final se puede llegar a hacer cargante ( una visita detenida puede llevarnos hasta 5 horas) pero es la única forma de contemplar la capilla sixtina...


La estación de Metro más cercana es la de Ottaviano, a apenas 200 metros por la vía de Porta Angelica.  En días calurosos recomiendo llevar por vuestra cuenta botellas de agua, puesto que comprarlas allí es muy caro.




CASTEL SANT'ANGELO:
  • ¿Por qué visitarlo? Porque sin duda es uno de los edificios más impresionantes de Roma. Esta fortaleza comenzó siendo el mausoleo del emperador Adriano, de origen hispano, y a lo largo de la historia de la ciudad ha sido fortaleza medieval, ciudadela y prisión. Como curiosidad existe un pasadizo secreto que lo conecta con el Vaticano puesto que tiene como misión servir como vía de escape al Papa y refugio en caso de peligro inminente.  Si sois cinéfilos sabréis que aquí se desarrolló una escena importante de la película "Ángeles y Demonios" basada en la novela de Dan Brown con el mismo nombre. Por si esto fuera poco, merece la pena contemplar las hermosas estatuas de ángeles del puente de Sant'Angelo.






  • Mi consejo: Puesto que Sant'Angelo se encuentra al lado mismo de San Pedro recomiendo atravesar la Via Della Conciliazione (la avenida que conecta la ciudad del Vaticano con la ribera del Tíber, es una avenida preciosa con unas espectaculares vistas de la cúpula de la basílica de San Pedro). Las mejores fotografías de esta fortaleza se pueden conseguir desde la orilla opuesta del Tíber, en los puentes Sant'Angelo, Vittorio Emmanuele II y Umberto.


BARRIO DE TRASTÉVERE:

  • ¿Por qué visitarlo? Pues sencillamente porque este barrio, el único de la ribera oeste del Tíber, es el barrio de Roma en el que se encuentra la mejor comida, espacios verdes encantadores y las mejores vistas panorámicas de la ciudad, todo ello siendo además uno de los barrios romanos más castizos y auténticos. Si se quiere huir de la marea de turistas que inunda el centro y visitar partes de Roma que sólo conocen sus habitantes, hay que venir aquí. ¡El espíritu más genuino de Roma empapa estas calles y se palpa en el ambiente!
Como hemos comentado, Trastévere es uno de los barrios de Roma más recomendables para degustar las bondades de la cucina tradicional romana, pero en sus pintorescos restaurantes y bares una nueva generación de chefs italianos reinterpreta platos tan variados como la hamburguesa norteamericana, pero siempre con el toque de frescura y calidad de los ingredientes, típico del "Made In Italy"


El barrio de Trastévere esconde algunos de los secretos mejor guardados de Roma. Una pequeña obra de arte que merece especial atención es el Templete de Bramante, un pequeño edificio que simboliza la perfección de la arquitectura renacentista, perfectamente proporcionado. Se encuentra en los jardines de la academia de España en Roma, en San Pietro in Montorio (Una pequeña muestra del enorme legado español que perdura en la ciudad de Roma :)  🇪🇸 🇪🇸


  • Mi consejo:  Cualquier tipo de itinerario por el barrio de Trastévere tiene su encanto, aunque para huir del ajetreo de la ciudad nada mejor que tomarse un respiro por los jardines del Gianicolo, para luego dirigirse hacia San Pietro in Montorio y Santa María in Trastévere. Luego ya sólo queda dirigirse de nuevo hacia la orilla este del río, ya sea por Isla Tiberina o el puente Garibaldi.



PANTEÓN:


  • ¿Por qué visitarlo? ¡Pues porque es el puñetero edificio de la época antigua mejor conservado del mundo, y sigue siendo totalmente funcional ! XD Bromas aparte, este maravilloso templo es visitado cada año por miles de estudiantes de arquitectura de todo el mundo para estudiar su diseño. Su espectacular cúpula abierta es de una escala colosal y aporta al interior del edificio una majestuosidad y una luminosidad  Ú N I C A S. Hoy en día es el lugar de reposo para los grandes artistas y monarcas de Italia, desde Rafael hasta el rey Vittorio Emmanuele. Es una auténtica maravilla que sólo podemos visitar en Roma, y además, de manera gratuita. Totalmente imperdible.

  • Mi consejo: Los alrededores de la Piazza della Rotonda (donde está el Panteón) son una de las zonas más dinámicas y encantadoras de Roma, gracias a la multitud de artistas callejeros y músicos. También es posible alquilar una calesa para una experiencia todavía más única (no confundir con Daenerys Targaryen, la madre de dragones XD) Además, es uno de los mejores sitios de roma para disfrutar de un genuino Gelato italiano!


PLAZA NAVONA:



  • ¿Por qué visitarlo? Por donde empezar... ¿Por ser la plaza más linda de Roma? ¿Por ser el corazón de la comunidad artística romana? ¿Por sus refinadas cafeterías que la rodean? ¿Por albergar dos de las fuentes más alucinantes y reconocibles de Italia?  Esta hermosa plaza barroca es auténtica historia viva de Roma, puesto que se alza sobre los restos del circo máximo del emperador Domiciliano (a ello se debe su particular planta en forma de rectángulo) y a partir del siglo XVII los diversos papas encargaron a los más prestigiosos artistas del renacimiento construir iglesias y palacetes. El resultado es un espacio urbano de una belleza indescriptible, una de las plazas más hermosas y vivaces de todo el mundo, y  el corazón de la vida cultural y social de la ciudad.
Aquí, afortunado servidor en la Fuente de los Cuatro Ríos, obra maestra de Gian Lorenzo Bernini en el que están representados de forma antropomórfica 4 grandes ríos del mundo: El Danubio, el Ganges, el Río de la Plata y el Nilo.

  • Mi consejo: Roma es el paraíso para los amantes de los souvenirs pero en mi opinión, uno de los recuerdos más genuinos son los bellos cuadros hechos a mano que venden los artistas callejeros sobre estampas de Roma. ¡Y en Plaza Navona encontraréis los mejores!
POR NO ALARGAR DEMASIADO EL ARTÍCULO HE DECIDIDO DIVIDIRLO EN DOS PARTES, ESPERO PUBLICAR LA SEGUNDA EN LOS PRÓXIMOS DÍAS... CI VEDIAMO!

lunes, 9 de mayo de 2016

⭐⭐⭐⭐⭐⭐ EUROPA: CHI SEI? A DOVE VAI? ⭐⭐⭐⭐⭐⭐


28 Nazioni. 24 lingue ufficiali, 1 bandiera blu con 12 stelle ,un frammento dell'opera "Inno alla Gioia" di Beethoven come Inno e l'unità nella diversità come idea. Questa è la composizione dell'Unione Europea. Ma cosa che dietro questa idea d'integrazione continentale,che adesso affronta le sfide più complesse da quando è stata creata dalle ceneri del più spaventoso conflitto armato nella storia umana?

CERCANDO LE ORIGINI:

L'idea di Europa è stata sempre molto complessa dal punto di vista geografico, político e culturale, ma quando appare per prima volta nella storia il nome di Europa? Come sempre in quanto ci riferiamo alla storia di Occidente, dovremmo andare all'antica Grecia.

Secondo la mitología Greca, Europa era una bellissima donna fenicia dalla quale si innamorò il Dio Zeus. Zeus si trasformò in un toro bianco e sedusse Europa, per poi sequestrarla e portarla all'isola di Creta. La famiglia di Europa la cercò per quelle strane terre ma non sono riusciti mai a trovarla...ma il suo nome è rimasto per definire quel grande continente di storia convulsa.

Questa moneta di 2 euro coniata dal Banco di Grecia in 2014 rappresenta il rapimento di Europa




L'unità del continente è stata un'idea abbastanza frequente nella storia europea, ma non tanto come una unione dei popoli europei ma come una conquista militare: Ci sono stati i romani, poi l'Impero Spagnolo degli Ausburgo, gli escerciti di Napoleone... fino ad arrivare a Adolf Hitler e i suoi pazzi sogni imperialisti. Tutti hanno cercato di imporre il suo modello in un continente, senza raggiungerlo mai, e solo portando secoli di guerre, miseria e morte alle terre dell' Europa.

PACE ATTRAVERSO LA COMPRENSIONE. UNIONE ATTRAVERSO LA COMPRENSIONE.


Questa ambizione di qualche nazione d'imporsi sulle altre ha portato l'intera Europa al disastro della Seconda Guerra Mondiale, nella quale si sono persi tantissime vite e si è scatenata una spirale di violenza e crudeltà mai vista prima nella storia umana. Con l'obiettivo di evitare nel futuro  un conflitto di quella magnitudine, i leader dei paesi europei più importante, Mitterand (Francia) e Adenauer (Germania) hanno firmato in 1963 il Trattato di amicizia Franco-tedesco, ed hanno iniziato l'idea di una Europa dei popoli, di una Europa unita per garantire la stabilità e la pace nel continente. L'idea "Unione nella diversità" prometteva la prosperità ai diversi paesi di Europa, e quello che è iniziato come un tentativo di pace per un continente danneggiato dalle ferite di secoli di guerre alla fine e diventata una entità plurinazionale che ha portato la prosperità e la stabilità in Europa durante un periodo di più di 70 anni.



EUROPA SUL BORDO DELL' ABISSO:



Ma 70 anni dopo la creazione dell' Unione, scure nuvole apparirono nello scenario europeo. L'Unione Europea è una unione fondata dalla fraternità e la cooperazione tra i paesi che la formano. E negli ultimi anni la minaccia della crisi economica, il terrorismo e la crisi della Siria stanno rompendo tutto ciò che durante tantissimi anni abbiamo cercato di creare. Dov' è l'Europa della libertà, della solidarità? Dov' è l'Europa libera e forte che ha riuscito a creare uno spazio comune per tutti i cittadini europei?

La crisi dell' Europa non è solamente una crisi economica, ma anche política e morale. Non possiamo restare impassibile davanti alla dettatura dei mercati, che hanno incatenato la Grecia, la madre di Occidenti, non possiamo restare senza dire niente quando conta di più il denaro che le persone, e sopratutto  l'Europa non può permettersi tragedie come quella del piccolo Aylan, il ragazzino siriano che non ce l'ha  fatta quando cercava di raggiungere l'Europa fuggendo dal massacro che accade in Siria.

L'Europa, patria della libertà, deve recuperare la sua anima persa e cercare di aiutare migliaia di uomini, donne e bambini che sono nelle frontiere dell' Est... e solo ci riuscirà se tutti insieme, tedeschi, francesi, italiani, spagnoli... dimentichiamo i nostri interessi individuali e pensiamo nel congiunto, e ritorniamo a pensare prima nelle persone e non nel denaro.  Se ritorniamo a pensare nelle persone riusciremo a dare un futuro a tutta una generazione che ha perso la fede, riusciremo a fomentare il rispetto per ciò che è differente da noi... riusciremo a construire un futuro per tutti.

Nonostante non sarà facile, niente che sia bello lo è. L' esperienza dell' Erasmus ci fa rendere conto che attraverso il rispetto reciproco e la solidarità le persone possono stare bene insieme indipendentemente dalle loro lingue, dalle loro credenze e dalle loro idee.

FELICE GIORNO DELL'UNIONE EUROPEA!






"Sogno un'Europa che promueve e protegge i diritti di ognuno, senza dimenticare i doveri che ha con tutti. Sogno un'Europa della quale non si può dire che il suo impegno con i diritti umani è stata la sua ultima utopia"   (Papa Francesco) 


PD-Ringrazio il gentile aiuto della signorina Illeana D'Amelio, senza la quale sarebbe stato impossibile fare uno articolo in italiano gramaticalmente accurato.
















lunes, 25 de abril de 2016

FIESTA DE LA LIBERACIÓN: LO QUE SE CELEBRA

¡Saludos a tod@s, queridos lectores! ¡Feliz 25 de Abril, fiesta de la liberación en Italia!
Cuando estudié un poco el calendario festivo italiano, esta fiesta fue sin duda alguna una de las que más me llamó la atención, puesto que en España no tenemos una fiesta similar. Y, ¿Qué es lo que se celebra en este día? Bueno, pues se celebra la derrota definitiva del régimen fascista Italiano y de las tropas nazis que ocupaban Italia al final de la Segunda Guerra Mundial, en 1945.

Es por ello que me ha parecido apropiado escribir este pequeño artículo sobre como fue el alzamiento fascista en Italia y el papel que tuvo en la II Guerra Mundial. Cabe decir que cuando pensamos en autoritarismos a tod@s nos viene a la cabeza el infame Adolf Hitler, cuando el ideólogo de la ideología fascista y del estado totalitario fue sin duda Benito Mussolini. Pero vayamos por partes. ¿Qué sucedió para que una nación tan brillante como es Italia aceptase embarcarse en la espiral nacionalista e imperialista de Mussolini y fuese arrastrada a la segunda guerra mundial?


Tenemos que remontarnos al periodo de entreguerras para entender los motivos del nacimiento de la Italia fascista. Para empezar, el país, aún habiendo participado -al final- en la victoria de las naciones aliadas en la I Guerra Mundial, no vio reconocidas sus demandas territoriales en el Tratado de Versalles. (Sería uno de los argumentos más empleados por los partidarios fascistas, la victoria "ninguneada" de Italia en la gran guerra) pero no sería justo achacar solamente a ese descontento el nacimiento del fascismo: El clima social en la Italia de los años 20 era un auténtico desastre: El país estaba tremendamente afectado por la I Guerra Mundial, la industria había quedado devastada y la debilidad del sector agrícola había forzado a Italia a exportar masivamente grano de países como EE.UU, provocando una auténtica sangría para las arcas del estado y una insostenible inflación que llevó a muchas familias italianas a la ruina.

Todo esto provocó un creciente descontento social, que se tradujo en agitaciones, huelgas (Se contabilizaron casi 500 huelgas en 1920) y ocupación de tierras por parte de grupos pro-comunistas, que llegaron a crear un gobierno de  soviets en la región Toscana.

En esta situación de casi anarquía y en vistas a que el débil gobierno democrático no podía garantizar el orden, un antiguo militante socialista desencantado y excombatiente del ejército llamado Benito Andrea Mussolini fundaría en Milán los Fasci di Combattimento , un movimiento revolucionario que en palabras del propio Mussolini "Devolvería el orden y la grandeza perdida a Italia"

Escudo del Partido Nacional Fascista Italiano, con el Fascio o hacha como símbolo. El régimen de Mussolini tomaría prestada mucha simbología del Imperio Romano, como el Águila, para mostrar la determinación, la fuerza y el afán imperialista de Italia.



Su mensaje populista fue calando entre las clases medias italianas, que temían una implantación del comunismo soviético en el país, y para mediados de 1920 el movimiento fascista contaba con 250000 adeptos por toda Italia, desde Lombardía hasta Puglia. Para 1921 Mussolini daría el paso definitivo para la implantación de su ideología: Crearía el Partido Nacional Fascista (PNF). Tan sólo un año después , Mussolini instaría a todos sus seguidores a marchar sobre Roma para dar una demostración de fuerza del partido y convencer al rey Víctor Manuel II de que él era el único que podía garantizar un gobierno estable (Imagen de abajo: Cuadro que representa la entrada de Mussolini con sus camisas negras en Roma, el 28 de Octubre de 1922)



La acción emprendida por Mussolini era un golpe de estado de hecho, y el ejército estaba preparado para detener a Mussolini y sus colaboradores nada más llegasen a la capital pero el Rey Víctor Manuel, temeroso que aquello pudiese sumir a Italia en un conflicto civil, evitó que cometiesen cualquier acción contra ellos, y accedió a dar el gobierno a Mussolini.

Mussolini convirtió en pocos meses tras su subida al poder un auténtico estado totalitario que controlaba todos los aspectos de la vida de la ciudadanía, en el que él era el único Dux / Duce (El jefe). En un alarde de prepotencia, se hacía representar como el salvador de la patria y aquel que haría a Italia un imperio potente y poderoso 



Mussolini consideraba primordial terminar con la "guerra de clases" en Italia y creó un único sindicato a nivel estatal en el que tod@s los trabajadores estuviesen afiliados. Sus camisas negras acorralaron y eliminaron a todos aquellos contrarios al nuevo orden fascista, entre ellos el destacado dirigente socialista Giacomo Mateotti, que fue raptado y ejecutado por las milicias fascistas. Los comunistas italianos y socialdemócratas también fueron brutalmente perseguidos. Una vez consolidado el poder y sin oposición alguna, el ejecutivo de Mussolini se propuso cumplir con sus dos principales objetivos: Acabar con la dependencia exterior del trigo (Unas grandes medidas de reforma agraria que llamaron "La batalla del trigo" ) y reforzar el ejército italiano y la industria de guerra para poder acatar los deseos imperialistas del duce
.

Mussolini pasando revista a los oficiales de la Marina Italiana. La remilitarización fascista dotó a Italia de un potente ejército y de una temible armada que superaba con creces los destacamentos navales franceses y británicos en el Mediterráneo.



La obsesión de Mussolini por reeditar la antigua gloria del Imperio Romano le llevará a invadir militarmente el reino de Eritrea, estado soberano de la Sociedad de Naciones en 1935. El osado ataque italiano, imparable ante las débiles tropas etíopes demostró la inutilidad de dicho organismo internacional y la absoluta inactividad de las potencias occidentales europeas. El ejemplo de Mussolini inspiró a Adolf Hitler para establecer el régimen Nacionalsocialista en Alemania y sentó las bases para el estallido de la segunda guerra mundial.

"Tres pueblos, una guerra" Cartel para mostrar la alianza de los países del eje, la Italia fascista, la Alemania nazi y el Imperio Japonés.


La entrada de Italia en la guerra, vista por muchos como la oportunidad de reconstruir el Imperio Italiano y devolver la gloria al país trasalpino enseguida se tornó una pesadilla con las campañas fallidas de Italia en el Norte de África y la conquista de Grecia y los países balcánicos, en 1940 y 1941. Conforme los aliados fueron ganando terreno, los bombardeos sobre territorio italiano se hicieron más frecuentes y el número de bajas, cada vez más catastrófico. El régimen fascista se desmoronaba como un castillo de naipes.

Era sólo cuestión de tiempo que los aliados invadiesen Italia. El 9 de Julio de 1943 las tropas angloamericanas lanzaron la Operación Husky, cuyo objetivo era la toma de la isla de Sicilia para favorecer un desembarco masivo en la península itálica. Ahí comenzó la caída de Mussolini, puesto que la rápida toma de la isla debilitó aún más su posición ya de por sí comprometida como dictador, que acabó siendo arrestado por el consejo fascista, que esperaba tratar con los aliados una retirada honrosa de la guerra.

Aunque Mussolini fuese expulsado del poder, Hitler envió a sus comandos para liberarlo de su cautiverio y ayudarlo a montar un estado títere nazi en el norte de Italia, con capital en Salò.




El éxito del desembarco aliado en Italia ponía en peligro la supervivencia del Reich, y Hitler ordenó a su ejército que invadiese Italia para detener a las tropas aliadas. Los alemanes no tuvieron reparo en utilizar las armas contra sus antiguos aliados y cometieron auténticas atrocidades en Italia, empleando una violenta política de "Tierra quemada" que destruyó ciudades como Bolonia y Florencia (Cuyo famosísimo Ponte Vecchio fue destruido por orden de Hitler para dificultar todo lo posible la liberación de la ciudad)
En este violento panorama surgiría la figura de los partisanos italianos, guerrilleros anti fascistas que atacaban la retaguardia alemana con asaltos y sabotajes. Fueron estos mismos partisanos los que encontrarían a un exhausto Mussolini y a su amante Clara Petacci el 28 de Abril de 1945 y los ejecutaron. El sombrío periodo del fascismo en la historia de la joven nación italiana había acabado.


La breve pero sangrienta ocupación nazi de Italia supuso la persecución y asesinato de numerosos integrantes de la comunidad judía en Italia. En la película "La vida es bella" el genial actor y cineasta Roberto Benigni cuenta como un padre judío intenta salvar con la inocencia y el optimismo a su hijo de la barbarie del holocausto.


Italia firmó la paz con las potencias aliadas, pero pagó un altísimo precio en sangre la disparatada aventura de Mussolini: El país quedó totalmente devastado y se perdieron casi medio millón de vidas de ciudadanos italianos. El día de hoy nos sirve para recordar lo importante que fue el sacrificio de todos aquellos que lucharon contra los totalitarismos en el continente europeo, pero también para reflexionar sobre cuanto es alto el precio de nuestra libertad individual y la democracia, en un momento especialmente delicado en Europa en el que la incertidumbre y el populismo pueden hacernos dudar de nuestros ideales.

Felice giorno della liberazione a tutti/e!

"En efecto, un país se considera tanto más desarrollado cuanto más sabias y eficientes son las leyes que impiden al miserable ser demasiado miserable y al poderoso ser demasiado poderoso" (Primo Levi, partisano y superviviente del holocausto)